Progresso e innovazione sono frutto della nostra storia, delle nostre esperienze, della capacità di metterle in pratica per creare qualcosa di nuovo. Il contribuito del cloro e della chimica del cloro è proprio questo, la possibilità di tradurre in pratica una visione, un sogno, utilizzando ciò che la scienza e la tecnologia mettono a disposizione. E possibilmente nella maniera più efficace e semplice possibile.
La capacità del cloro di interagire chimicamente con gli altri elementi, facilitando reazioni e trasformazioni, consente di sperimentare sempre nuove soluzioni, tecnologie, materiali, prodotti, trasformando l’esistente in qualcosa di nuovo: dal silicio, la selce dei nostri antenati, al microchip; dal cavo elettrico alla fibra ottica; dalla pellicola fotografica al farmaco di nuova generazione.
Dalle energie rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico) all’informatica, dai satelliti alle nano-tecnologie, non c’è settore dell’innovazione a cui la chimica del cloro non abbia dato impulso e concretezza.
E soprattutto non c’è bene primario, acqua, cibo, energia che non abbia ricavato dalla chimica del cloro quelle soluzioni che ne garantiscono la disponibilità e l’accessibilità per tutti.