Questo concetto è stato ribadito successivamente nelle “Linee guida delle Nazioni Unite per la Protezione del Consumatore”, emesso dal Dipartimento Affari Economici e Sociali, in cui si afferma che per “promuovere gli interessi dei consumatori, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, i governi devono, se necessario, dare priorità alle questioni di interesse essenziale per la salute dei consumatori, quali l'alimentazione, l'acqua e i prodotti farmaceutici”.
Proprio la disponibilità di acqua e di servizi igienici sono considerati i servizi più essenziali per assicurare la sopravvivenza delle popolazioni più svantaggiate. A tale proposito le Nazioni Unite hanno stanziato ingenti risorse per promuovere iniziative in tal senso e sensibilizzare Governi e istituzioni, in linea con gli obiettivi stabiliti dal documento “Water for life” redatto in occasione della proclamazione del “Decennio Internazionale per la fornitura di acqua potabile e servizi igienico-sanitari” (2005-2015). E proprio il 2008 è stato proclamato Anno Internazionale per l'Igiene.
L’industria del cloro può avere un ruolo centrale nel garantire, in generale, la sicurezza del consumatore e nel contribuire allo sviluppo dei Paesi in difficoltà.
In primo luogo nel garantire l’accessibilità al bene acqua, dal processo di potabilizzazione delle acque, al trasporto e alla distribuzione in sicurezza, sia nei Paesi in via di sviluppo che nel mondo Occidentale (in Europa oltre il 90% delle acque potabili sono depurate con il cloro).
Ma anche nel garantire la sicurezza alimentare, in quanto elemento fondamentale nella protezione delle colture e nella produzione di imballaggi alimentari che garantiscano sicurezza e igiene nella conservazione, trasporto e imballaggio dei cibi.
In merito alla necessità di prodotti farmaceutici, l’industria del cloro fornisce un contributo insostituibile tanto alla ricerca quanto alla formulazione di principi attivi: ben l’85% dei farmaci esistenti è prodotto utilizzando il cloro.